L’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e delle Cinque Piaghe, con sede in San Michele Arcangelo, nel casale di Sorbo, fu eretta il 10 marzo del 1686 su iniziativa del Rev. don Sallustio Terribile. Questi, nell’anno 1690, la fece aggregare alla omonima Arciconfraternita eretta nella Chiesa di San Lorenzo e Damaso in Roma, tramite l’interessamento del Rev. Frate Pasquale Fusco, minore riformato e missionario apostolico in Etiopia. Ottenne cosi la partecipazione a tutte le indulgenze nonché i privilegi e le grazie spirituali derivanti dalla suddetta Arciconfraternita ed ottenendo altresì la Bolla in carta pergamena ed il libro degli statuti.
Per effetto del terremoto de11’8 settembre 1694, buona .parte del paese fu distrutta restando quasi intatta la sola Chiesa di San Michele.Per gratitudine, quindi, fu eretta una cappella, intitolata alla Nascita di Maria, a spese dei confrati della novella congrega.Poichè la chiesa parrocchiale doveva servire sia al parroco che ai confrati per le rispettive pratiche di culto, con grande disagio per entrambi, nel 1714 si decise di edificare un oratorio adiacente la chiesa sotto il titolo di Cinque Piaghe di Gesù Cristo e Maria Addolorata. Successivamente, sia l’oratorio che la chiesa parrocchiale, subirono degli ampliamenti ed in particolare la chiesa fu arricchita di altre quattro cappelle, due a spese della confraternita e due a spese dei sacerdoti don Giuseppe Colucci e don Francescantonio Moscariello. Nel 1748 sia la chiesa che l’oratorio, a spese della congrega, furono abbelliti con stucchi e i soffitti furono adornati di due dipinti di notevole pregio artistico. Nell’anno successivo, la confraternita decise di fornire l’oratorio di un organo che fu posato prima su un muro laterale e poi fu spostato per volontà delVescovo, sulla porta maggiore. Con Breve Apostolico, fu altresì eretta la Via Crucis nella Chiesa parrocchiale.
Nel 1752 la congrega ottenne il Regio Assenso delle regole ed in quell’anno risultavano iscritti ben 174 confrati. Successivamente, alle spalle delle due costruzioni fu realizzato un fabbricato che fu utilizzato, come tutt’ora, dai fratelli per le loro riunioni, mentre il vecchio oratorio fu trasformato in chiesa ed intitolato sempre alle Cinque Piaghe e Maria Addolorata.
Dalla Platea della confraternita, ne è risultato che la congrega era ricca di arredi sacri ed ha sempre, a proprie spese, provveduto agli ampliamenti e riparazioni della chiesa parrocchiale e dell’oratorio.
Quanto agli stabili bisogna notare che questa confraternita oltre ad avere una chiesetta molto bella, dotata di transetto (fatto raro a Montella) e di stucchi dalle linee eleganti e snelle, ha un’aula per le adunanze (l’oratorio) veramente degno di ben più prestigiosi edifici. Di forma quadrangolare, con volta a botte, ben illuminata dalle vetrate, vede snodarsi su tre lati gli austeri stalli dei confrati. Sul lato destro di chi entra gli stalli per la “banca” (priore e assistenti ), sul sinistro, distinto dagli altri lo stall0 del Padre spirituale. Sullo sfondo gli armadi, molto eleganti, per gli arredi sacri, a1 centro di questo,un altare in legno dotato di una nicchia con la Deposizione e di un’altra, al posto del palliotto, contenente l’immagine di Gesù agonizzante.Tutta questa struttura volendo scompare dietro robuste ante di noce, che cosi ricompongono le linee e l’austerità degli armadi.
Non sfuggono al visitatore alcune lapidi .Sulla facciata una piccola lapide a caratteri gotici, non più leggibile, ci dà notizia di una preesistente chiesetta dedicata alla Trinità. Sulla porta la data della costruzione dell’oratorio (1725). Un’altra ci dà notizia della consacrazione dell’altare e della chiesa della congrega da parte del Vescovo di Nusco Monsignor Bonaventura (1755).
Un’ultima curiosità: nell’oratorio di questa congrega si trova un bel dipinto su tela raffigurante la Pietà. Tale dipinto proviene dalla cappella di Santa Maria Visita Poveri, che non esiste più da alcuni decenni.