Da documenti appartenenti alla confraternita, si rileva che già prima del 1775, presso la Chiesa di San Pietro Vecchio che si trovava nella località Corte di San Pietro, i confratelli si riunivano in pie adunanze sotto la direzione spirituale del vicario curato, Padre Nicola di Nolfi.
Lapidi trovate nei pressi della Corte di San Pietro, attestano che nel luogo esisteva un antico tempio dedicato ad Augusto trasformato in chiesa cristiana ed intitolata a San Pietro con l’avvento del cristianesimo. E’ probabile poi che, essendosi gli abitanti trasferiti a poco a poco sulla Serra, per godere della protezione del luogo alto e della Torre, che sovrasta il colle, l’antica chiesa, per la verità assai piccola, come erano d’altronde tutte quelle di quei tempi, nella seconda metà del 1700 fu diroccata e trasformata in un’aia per trebbiarvi il grano. La nuova chiesa fu edificata nel centro del casale Serra, su terreno donato dalla famiglia Fusco, alla quale per gratitudine fu eretta e dedicata una cappella nella stessa Chiesa. Quanto alla confraternita risulta che sin dal 1788 i confrati avevano deciso di far celebrare delle Messe per i confrati deceduti, dal padre spirituale, tassandosi di due grani ognuno.
Ufficialmente la confraternita fu eretta il 29 aprile del 1830. Subito i confrati si tassarono per una somma complessiva di 268 ducati per l’acquisto del materiale occorrente per la cucitura della veste nonchè della mozzetta che indossarono per la prima volta il 22 maggio 1831. Il denaro fu utilizzato anche per l’acquisto di arredi sacri necessari per le funzioni religiose della confraternita.
E’ del 1838 l’edificazione della Scala Santa. Come molti sapranno, a Roma nell’edificio cinquecentesco, detto Scala Santa, appunto, che si trova di fronte al palazzo del Laterano, secondo la tradizione fu trasportata e posata la scala marmorea del Pretorio di Gerusalemme. Ciò avvenne per volontà della madre dell’imperatore Costantino, S. Elena. Infatti quella scala fu salita da Gesù nel giorno della Passione. La scala, composta di diciotto scalini, ricoperti di legno, viene salita in ginocchio dai fedeli per lucrare le indulgenze. Ecco a San Pietro di Montella, a l’oratorio della confraternita e la chiesa, che si trovano su livelli diversi, vi è una scala, simile a quella di Roma la quale in ginocchio si lucrano pure le indulgenze. Va notato che l’oratorio di San Pietro é molto bello. Contrariamente al solito qui gli stalli dei confrati sono adornati da discrete pitture floreali.
La cripta
Con una scala interna e da una porta sulla facciata sinistra, si entra alla cripta sottostante la chiesa. La cripta ha una copertura a volta a vela ed archi in muratura con due pilastri in pietra. Essa è decorata con stucchi finemente lavorati ed è in buono stato di conservazione.