L’originaria chiesa dedicata a San Pietro, prima dell’invasione longobarda, era l’antica sede vescovile e si trovava nel casale Prati, nella località detta Corte di S. Pietro. Con la conquista normanna la nuova sede vescovile venne fissata a Nusco. Il primo vescovo fu S. Amato nativo di quel paese, ma parroco della chiesa di S. Pietro a Montella. Da allora quest’ultima ha l’onore di avere per suo parroco il vescovo pro-tempore. E’ per questo motivo che nel 1532 non confluì nella Collegiata, come le altre chiese di Montella, perché dipendeva dal Vescovo di Nusco. La chiesa attuale, nel casale Serra, risale alla metà del XVIII secolo. Fu edificata nel suolo offerto gratuitamente dalle famiglia Fusco, della stessa parrocchia, mercé le oblazioni dei fedeli e col contributo del vescovo di Nusco, Mons. Francesco Antonio Bonaventura e, dopo la sua morte, con quello della curia Nuscana.
Presso la chiesa si trova la confraternita di San Pietro già in essere dal 1775 presso la chiesa di San Pietro Vecchio. Ufficialmente la confraternita fu eretta il 29 Aprile del 1830.

Sul prospetto si apre il portale d’ingresso incorniciato da lesene e architrave in travertino, esempio della produzione barocca irpina. Le lesene e l’architrave sono finemente lavorate ed incise, e chiudono con lo stemma del vescovo mons. Bonaventura. Sull’architrave si evince l’anno preciso di costruzione (1779).
Nella parte alta del prospetto , in corrispondenza del portale, si apre un finestrone polilobato con vetri policromi.

Il campanile ha pianta quadrangolare, arretrato in corrispondenza dell’abside e posto a cavallo di una strada, è diviso in tre livelli; il primo livello presenta due cornicioni di pietra locale, il secondo livello porta su ogni lato un arco a tutto sesto ed il terzo livello, strutturato sempre con archi a tutto sesto, racchiude la campana. La torre campanaria termina con una croce di ferro battuto.










La cantoria




