L’evangelista Giovanni è l’unico che ci racconta l’episodio della donna colta in flagrante adulterio portata davanti a Gesù per ascoltare da lui un giudizio.
Il Maestro però assume un atteggiamento molto curioso. Si china e comincia a scrivere per terra.
Fiumi di inchiostro si sono consumati nei secoli per commentare questo passo del vangelo e per ipotizzare cosa Gesù avesse scritto. Mi piace pensare che Gesù semplicemente accarezzava la terra, come fa l’artigiano quando plasma un vaso. Noi siamo fatti di terra, siamo fragili al punto di arrivare all’adulterio che è immagine dell’infedeltà a Dio, eppure preziosi agli occhi dell’Amore.
Forse con il suo gesto Gesù intendeva far comprendere alla donna che incontrandolo le era stata data la possibilità di essere riplasmata dalla tenerezza, di accogliere sul suo viso l’impronta del figlio di Dio.
Jonathan
…mi ha sempre incuriosito e affascinato questo passo di vangelo… Ripetuto due volte il chinarsi (per me segno di umiltà) e lo scrivere col dito a terra (per me imprimeva la nuova parola
_ comandamento dell’amore _ che sintetizza le 10 parole scritte da Dio Padre su pietra e date a Mosè)
Mi piace molto il tuo pensiero “che Gesù semplicemente accarezzava la terra, come fa l’artigiano quando plasma un vaso”
Grazie mille Jonathan