Domenica scorsa in chiesa è stato proclamato il vangelo in cui si racconta che Gesù invia i suoi discepoli a scacciare gli spiriti impuri e a guarire gli ammalati. Una pagina che potremo paragonare a un quadro che dipinge la fiducia di Gesù negli apostoli.
Questi dodici uomini, che sappiamo erano dei semplici operai e qualcuno di loro anche un po’ malfamato, avevano accompagnato Gesù nel suo pellegrinare. Erano stati alla scuola della semplicità e dell’essenzialità. Con Gesù avevano imparato ad amare la loro piccolezza e quella degli altri, come pure avevano imparato ad avvicinarsi non solo con delicatezza alla sofferenza ma anche con forza per curarla.
Gesù chiama questo gruppetto di persone e li manda per strada a due a due dando loro potere sugli spiriti impuri. Ecco la fiducia. Gesù che condivide la sua forza liberatrice con i suoi amici. Una fiducia davvero grande.
Prima di partire i discepoli ricevono da Gesù delle istruzioni precise su come devono viaggiare: a due a due, il più leggeri possibile, possono portare solo un bastone in mano e i sandali ai piedi. Per Gesù questo è l’essenziale. Il bastone ha diverse utilità, è uno strumento di difesa e anche un appoggio per riposarsi durante il cammino. Il Signore manda i discepoli a due a due e con il bastone in mano perché possano far riposare sia lo spirito, con il conforto dell’amicizia, sia il corpo.
Anche noi, come i discepoli, lungo il cammino della vita avremo sempre bisogno di sostegni affettivi e fisici. Sono essenziali e Gesù lo sa bene. Proprio per questo non ce ne fa mancare. Ci manda sempre un compagno di strada che ci ricorda che sul cammino della vita il Signore non ci lascia soli. E così scopriamo che è dallo stare insieme che scaturisce il potere di scacciare gli spiriti impuri, di scacciare cioè la paura e la tristezza, lo scoraggiamento e la delusione.
Nel quadro che rappresenta la fiducia di Gesù ci siamo anche noi. Il Signore ci chiede di uscire e di camminare insieme per portare sulle strade non paura ma coraggio, non tristezza ma gioia e speranza.
Fratel Jonathan 👍
… com’è confortante già il solo pensiero di poter contare su qualcuno, o meglio ancora su molti, molte membra di un solo corpo e saper che alla base di tutto si fonde un unico sentimento, l’amore!
E dunque sé l’amore è alla base di tutto, niente potrà mai vacillare.
Proprio così. Costruire sull’amore è costruire sulla roccia! E nostra roccia di amore è Gesù.