Mi trovo spesso davanti a dei bivi o a delle scelte da fare, ma non so mai se utilizzare il “cuore” o il “cervello”. Cosa pensa del rapporto tra queste due parti fondamentali del corpo? Lei cosa sceglierebbe? Io le considero come due cose opposte, lei riesce a trovarne dei punti in comune?
La vita ha tanti bivi e cuore e mente sono spesso separati in maniera completa. Condivido il fatto che entrano in contrasto apparente ed è vero che “ci sono delle ragioni che la ragione non conosce” (Blaise Pascal). Le ragioni del cuore però restano ragioni poiché non è bene scegliere fermandosi alle sensazioni o emozioni. Spesso confondiamo il cuore con le emozioni. Le emozioni, pur nella loro preziosità sono la “pelle del cuore”. Dopo le emozioni ci sono i sentimenti e dopo gli affetti. Abbiamo bisogno di emozioni, ma quelle possono essere donate da chiunque e non per questo possiamo essere sicuri del bene. Bisogna passare dalle emozioni ai sentimenti, lì dove vi è una continuità anche nell’assenza altrui, poiché l’assente è presente, poiché il cuore lo contempla. Poi ci sono gli affetti che sono legami più profondi e intimi, fondati e radicati. Ci saranno momenti in cui cuore e cervello sono separati ma, a giusto tempo, è bene comprendere che sarebbe splendido pensare amando e amare pensando. Il cuore nella Bibbia, non a caso, è il luogo dell’amore ma anche della sapiente conoscenza.
Don Salvatore Sciannamea