“Dare” è il complementare di “amare”.
Siccome l’amore non è un’idea e nemmeno qualcosa di astratto deve essere sempre accompagnato dal verbo “dare”. Amo, dunque dono.
«Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Il verbo “dare” compare quasi di sfuggita nel brano del Vangelo di questa domenica eppure è il primo dei verbi che Giovanni Battista elenca come segni concreti della conversione. L’inizio della conversione sta nel dare, nello spogliarsi di qualcosa per donarlo ad un altro, proprio perché la conversione è un atto di crescita nell’amore. Nemmeno Dio si è sottratto a questa dinamica, infatti… «Ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito»