«Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita» Dt 30,19
Mi piace pensare all’esistenza come un viaggio in cui costantemente ci troviamo a dover scegliere le strade per proseguire il percorso che ci porteranno a destinazione. Tante possibilità, tante strade, sentieri e accorciatoie che dovrebbero portarci alla vita, per questo siamo stati creati, ma davanti a noi troviamo anche strade che possono far venire meno in noi la vita. Dobbiamo saper scegliere.
Ognuno parte col suo bagaglio in spalla, più o meno leggero all’inizio e via via sempre più pesante nell’avvicinarsi alla meta: ad ogni tappa, infatti, si può aggiungere qualcosa che lo rende un po’ più difficile da portare ma anche più significativo e prezioso. Ma sulla strada troviamo sempre dei compagni di viaggio che ci aiutano a sostenerne il peso.
Non sarà cattiva idea servirsi di un buon navigatore che costantemente ci dica “vai lì dove ti senti più vivo” e che sia in grado di ricalcolare insieme a noi il percorso ogni qual volta imbocchiamo una strada sbagliata, scambiando magari qualcosa di pericoloso con qualcosa di vitale, qualcosa di solo attraente con qualcosa di essenziale. Perché può capitare anche questo. San Tommaso d’Aquino diceva che l’uomo anche quando fa il male in realtà cerca un bene. A volte non è nemmeno per la nostra distrazione, semplicemente il navigatore da segnale assente e allora, come si faceva una volta, possiamo sempre chiedere informazioni a chi è del posto. Questi magari ci indicheranno la strada più breve, ma non è detto che per noi sarà anche la più facile da percorrere. Allora ci potrà capitare di imbatterci in sentieri impervi, di dover attraversare un corso d’acqua senza saper nuotare, di dover lottare con gli insetti che tanto ci infastidiscono… Tutto questo ci farà stare male, ci farà sentire inadatti per quel tipo di percorso, ci farà sentire fuori posto. Cosa fare in una situazione simile? Continuare o tornare indietro? Talvolta ci vuole più coraggio per tornare indietro di quanto ce ne voglia per andare avanti. A volte è necessario tornare sui propri passi e valutare se davvero quella è la strada giusta, come fece il “Figlio prodigo” che tornò in sé stesso e solo così capì che era fuori strada. Forse agli occhi delle persone che ci hanno indirizzato saremo tornati indietro per paura, ma noi non dovremo avere timore di deludere chi ci ha condotto su quella strada, in ogni caso ci sono stati d’iuto, se non altro nell’averci fatto scoprire che quella non era giusta per noi. Ma cosa è davvero importante? Non deludere queste persone o non deludere noi stessi? Dice san Paolo: «Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui?» Ognuno di noi in fondo conosce la propria strada, a volte però non abbiamo le motivazioni giuste che ci facciano trovare il coraggio di imboccarla.
Se ci capita di sentire di dover cambiare rotta, anche se ad altri sembra che torniamo indietro, che scegliamo la strada che per essere percorsa non ha bisogno di gesta eroiche, facciamolo, con umiltà certo, perché possiamo mentire a tutti ma non a noi stessi che in fondo desideriamo vivere pienamente. La strada della vita è la strada del coraggio. Sì, coraggio. Ce ne vuole per riconoscere la propria strada. Ma è solo così che si diventa veramente felici e soprattutto in grado di raggiungere la meta finale che è stata pensata per noi, appunto, la vita nella sua pienezza.
Allora anche tu, va’ e segui la strada che ti porterà lì, dove ti senti più vivo. È davanti a noi la strada della vita, bisogna però sceglierla.
Molto significativa a proposito di questo è un’espressione di Steve Jobs, che ti propongo: «Il tempo a vostra disposizione è limitato, non sprecatelo vivendo una vita che va bene per altri ma non vi appartiene. Non lasciatevi condizionare, non lasciate che il rumore delle opinioni altrui copra la voce che avete dentro. Ma soprattutto abbiate il coraggio di seguire quello che avete nel cuore, lasciatevi guidare dall’intuito. Non smettete mai di avere fame, non smettete mai di essere folli».
E ti propongo anche di ascoltare una canzone!
A me piace. A te?
padre Jonathan 👍
La vita è un susseguirsi di scelte… Chi potrà mai dire quale sarà la giusta
se non affidarsi a Dio, seguendo il nostro cuore!
“Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi”
Proverbi 16:9