«Vi fu una cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo?»
In queste poche righe dell’Antico Testamento è contenuto uno dei pilastri della nostra fede: Dio parla e noi possiamo ascoltarlo.
Su questo argomento i teologi hanno consumato fiumi di inchiostro, ma una delle espressioni più belle che dicono il senso del raccontarsi di Dio la troviamo in un documento chiamato Dei Verbum, ovvero Parola di Dio: «nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli e ammetterli alla comunione con sé».
Dio ci parla come ad amici e ci invita alla comunione con sé!
Ma… come ci parla Dio? Certamente attraverso la Bibbia, la parola di Dio scritta, ma non solo. È impossibile sintetizzare in poche righe una risposta completa alla questione. Magari ci tornerò ancora, ora accenno solo a uno dei modi, o se vogliamo uno dei linguaggi che il Signore adopera per raccontarsi a noi: la creazione.
Proprio così. La bellezza delle creature ci dicono qualcosa della BELLEZZA del Signore e del suo desiderio di intrattenersi con noi. Lo splendore delle stelle, la fragilità di un fiore di campagna, la delicatezza dei profumi del bosco, la forza delle bestie selvatiche, tutto, tutto ha qualcosa da raccontarci di Dio. Anticamente anche le catastrofi naturali erano considerate come dei messaggeri del Signore, un appello a interrogarsi sulla propria esistenza, a riscoprire ciò che veramente conta nella vita. Così infatti è scritto nel libro della Sapienza: «dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore».
Bisogna aprire bene gli occhi e allenare lo sguardo per scoprire ciò che ci racconta tutto quanto è attorno a noi.
Se ti piace la musica, ti consiglio di ascoltare questa canzone di Elisa, riflettendo sul fatto che in ogni cosa c’è un senso di Dio.
A me piace, e a te?👍🏽
Ascolta e pensaci!
Fratel Jonathan jc
Stupenda la canzone di Elisa 🎶☘️
“Eppure sentire nei fiori…
…nei cieli… in tutto c’è un senso di Te…”
aggiungo, nel sorriso dei neonati,
nello sguardo vissuto dei nonni,
nel volo degli uccelli…
in tutto ciò che è movimento: onde del mare, soffio del vento,
in tutto ciò che è radicato: montagne, alberi,
in tutto ciò che è Amore, possiamo “vedere” ciò che è invisibile, il Suo Spirito, che unisce, avvolge e dà calore!
E poi, quante risposte, quanto conforto, quanto consiglio, quanta forza… ho trovato nella Sua Parola. Ho iniziato a piccoli passi, dal Vangelo, da questa buona notizia, e poi tornare indietro o meglio “all’origine di tutto”_la Genesi, per arrivare all’Apocalisse che non è la fine ma un nuovo inizio…❤️
Papa Benedetto parlava della “sinfonia della Parola di Dio”, a dire che ci sono tanti strumenti attraverso i quali il Signore ci raggiunge!
Un senso di te, in ogni cosa, nel silenzio, sentire che mi rialzi quando sto per cadere
A volte è proprio nella fragilità che avvertiamo maggiormente la presenza amorevole del Signore…
Grazie Giuseppina.
El nacimiento de un niño, la noche estrellada o el canto de las aves. Dios nos sigue hablando. Saludos hermano
Un caro abbraccio a te e alla tua famiglia, Jimmy!
E’ vero Jonathan!
A guardare bene Lui ci parla in tanti modi: oltre alla Parola che è molto importante e a tutto il Creato, che avremmo dovuto custodire come un tesoro perché E’ un tesoro pieno di meraviglie, anche per esempio attraverso il miracolo della nascita di un bambino, il bambino stesso, l’amore della mamma e del papà, un sorriso, una carezza, l’Amicizia, l’Amore……… c’è senso di Lui……
Sicuramente in tutto ciò che che fa bene all’anima e che riscalda il cuore!
Carolina, grazie del tuo commento.
Il Signore ci dia la grazia di sempre ascoltarlo e riconoscerlo nelle grandi e nelle piccole cose!