L’arrivo dei Re Magi (Presepe Chiesa di San Nicola)
+ Vangelo Mt 2,1-2
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo»
Adorare per amare
Adorare è andare all’essenziale: è la via per disintossicarsi da tante cose inutili, da dipendenze che anestetizzano il cuore e intontiscono la mente. Adorando, infatti, si impara a rifiutare quello che non va adorato: il dio denaro, il dio consumo, il dio piacere, il dio successo, il nostro io eretto a dio. Adorare è farsi piccoli al cospetto dell’Altissimo, per scoprire davanti a Lui che la grandezza della vita non consiste nell’avere, ma nell’amare. Adorare è riscoprirci fratelli e sorelle davanti al mistero dell’amore che supera ogni distanza: è attingere il bene alla sorgente, è trovare nel Dio vicino il coraggio di avvicinare gli altri. Adorare è saper tacere davanti al Verbo divino, per imparare a dire parole che non feriscono, ma consolano. (Papa Francesco)
Un’esperienza che risana
L’esperienza di Dio non ci blocca, ma ci libera; non ci imprigiona, ma ci rimette in cammino, ci riconsegna ai luoghi consueti della nostra esistenza. I luoghi sono e saranno gli stessi, ma noi, dopo l’incontro con Gesù, non siamo quelli di prima. L’incontro con Gesù ci cambia, ci trasforma. (Papa Francesco)
Il caro Don Raffaele incontrava ogni anno i bambini della Scuola dell’Infanzia G. Capone e trasmetteva il messaggio del donare, sull’esempio dei Re Magi, attraverso la dolce figura della Befana. Quindi, continua il suo operato, sapendo però che: “Ogni esperienza di incontro con Gesù ci induce ad intraprendere vie diverse, ma da Lui proviene una forza buona che risana il cuore e ci distacca dal male.” (Papa Francesco)